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Auguste Rodin e la danza in mostra al MUDEC di Milano

Auguste Rodin e la danza in mostra al MUDEC di Milano – Dal 25 ottobre al 10 marzo 2024 il MUDEC di Milano ospita la mostra “Rodin e la danza”, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e che vede come Institutional Partner Fondazione Deloitte, e che è resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Rodin di Parigi, da cui provengono 53 opere. 
La mostra illustra il grande impatto creativo che la danza ebbe su Auguste Rodin, che per tutta la vita cercò di tradurre nelle sue opere la vita del corpo, i suoi movimenti, la sua energia e le sue espressioni. In particolare l’esposizione esplora l’eccezionale atmosfera di fermento culturale che caratterizzò l’Esposizione Universale ospitata nel 1900 da Parigi. In questa occasione Rodin rimase affascinato dalle dalle danze popolari regionali, come quella della delegazione cambogiana, oltre che dagli spettacoli di cabaret o da singoli ballerini e acrobati.
Rodin dedica a questa passione una serie di opere che sono ancora oggi testimonianza di un lavoro senza precedenti, dove la “liberazione del movimento” è il concetto su cui ruota un intero ripensamento della visione plastica del corpo umano nell’artista. Nasce l’insieme di sculture sperimentali e disegni noto come Mouvements de danse, realizzato nel 1911, che rappresenta l’estrema sintesi e l’acme della ricerca del Maestro sulla danza.
Avvalendosi della preziosa collaborazione del Museo Rodin e di un allestimento scenografico multimediale e interattivo appositamente disegnato e realizzato dallo studio di design Dotdotdot, il Mudec espone in serie per la prima volta in Italia quindici statuine di danzatrici dedicate dall’artista francese a “Movimenti di danza“. Quattordici provengono
infatti dal
museo parigino, e a questo nucleo, in occasione della mostra, verrà affiancata una quindicesima statuetta, conservata presso la GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
La mostra diventa inoltre l’occasione per confrontare le statuette con una
selezione di diciassette disegni dell’artista e cinque fotografie, provenienti dalla stessa collezione.
Il fascino che Rodin nutrì per la danza sarà illustrato anche dal racconto dei suoi incontri con i più grandi ballerini dell’epoca, come Isadora Duncan, Loïe Fuller, le danzatrici del balletto reale cambogiano, la danzatrice giapponese Hanako.
La mostra diventa quindi anche l’occasione per fare un viaggio straordinario nel mondo della danza attraverso una selezione video riferita alla coreografia contemporanea e ad artisti coreografi che hanno tratto ispirazione da Rodin per le loro rappresentazioni. Il dialogo continuo tra le sculture di Rodin e l’apparato multimediale e digitale creano un costante gioco di rimandi visivo e simbolico.