Arte.Antichità.Argenti. Le collezioni di Giovanni Züst

Arte.Antichità.Argenti. Le collezioni di Giovanni Züst – Dal 20 marzo al 28 agosto, nei musei di Rancate, Basilea e San Gallo, verranno presentate per la prima volta, le collezioni d’arte che Giovanni Züst (Basilea, 1887 – Rancate, 1976), figura complessa di imprenditore filantropo, donò a enti pubblici svizzeri.
Il percorso espositivo si snoda tra rare e preziose antichità etrusche, greche e romane, strepitosi argenti del XVI-XVIII secolo e dipinti di Serodine, Petrini e dei protagonisti dell’Ottocento ticinese (Rinaldi, Luigi Rossi, Ernesto Fontana, Galbusera), accompagnando il visitatore alla scoperta del gusto vario e raffinato di Giovanni Züst.
La rassegna vuole quindi fare il punto sulla sua figura, presentando le numerose e interessanti novità emerse dalle ricerche svolte in questa occasione e facendo per la prima volta dopo la sua morte, dialogare i prestigiosi oggetti d’arte che egli raccoglieva nella bella villa di Rancate, sua residenza per oltre quarant’anni. L’intento ultimo, ma non meno importante, è quello di rendere omaggio a questo vero e proprio filantropo, che con i suoi gesti generosi ha contribuito a modificare, arricchendolo, il panorama artistico e culturale svizzero.
Il percorso espositivo è corredato da numerosi filmati e fotografie d’epoca recentemente riscoperti. In mostra anche due poesie di Alberto Nessi dedicate alla Pinacoteca Züst e ai dipinti che conserva.
La figura di Giovanni Züst è più di un paradigma per la realtà ticinese. Cittadino confederato doc (madre bernese, padre appenzellese, ma di fatto lui basilese) si stabilì nel Ticino iniziando a lavorare in una casa di spedizioni. La classica attività legata all’essere in una terra di frontiera. E sulle linee di frontiera geografiche, culturali e cognitive Züst costruì il proprio profilo: amante dell’arte e raffinato collezionista.
Oggi, insieme ai quarant’anni dalla morte di Giovanni Züst, si vogliono celebrare i cinquant’anni della donazione al Cantone Ticino di una parte importante della sua collezione: quella di quadri ticinesi e lombardi dipinti tra il Seicento e l’Ottocento. Con altri due atti simili Züst donò negli anni Sessanta alla città di Basilea centinaia di oggetti d’arte etrusca e greca, e a San Gallo una collezione di argenti. Tutte e tre le sedi museali beneficiarie dei suoi lasciti sono state coinvolte in un importante progetto triennale di ricerca sulla sua figura, finanziato dall’Aiuto federale per la salvaguardia e promozione della lingua e cultura italiana, su iniziativa e con il coordinamento del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport.