Architectural Highlights, alla scoperta delle architetture in centro a Lugano

La tradizione architettonica ticinese affonda le proprie radici a prima dell’anno mille: è questo il territorio che diede i natali ai maestri comacini, intelvesi e campionesi. Lugano Turismo promuove una visita guidata ( a cura di i2a istituto internazionale di architettura) per scoprire alcuni tra gli edifici più rappresentativi edificati tra il XX e il XXI secolo sulle rive del Ceresio. Da Chiattone a Vacchini, da Tami a Botta fino al Campus USI, il tour vi regalerà una Lugano inconsueta, da ammirare con occhi diversi.
Le visite guidate partono da uno degli edifici più rappresentativi di Lugano, non a caso sede del Municipio sin dal 1890. Il Palazzo del Governo è stato costruito da Giacomo Moraglia, architetto milanese, a metà del 19° secolo. Lo stile è il neoclassico, con una pianta rettangolare e un cortile interno, con sculture di Vincenzo Vela (il famoso Spartaco).
Ci si addentra per Via Nassa e si visitano il Quartiere Sassello progettato come risanamento di un’area molto carente dal punto di vista igienico nel 1947 da Bruno Bossi, che si estende fino alla Cattedrale. Qui si trova anche uno degli edifici progettati da Mario Chiattone, la Pasticceria Vanini, che mostra il Regionalismo dell’architetto e l’impiego del Graffito, una tecnica antica adottata in Ticino già nel ‘400.
Uscendo dal centro più storico di Lugano si raggiunge il lago e proseguendo verso il Parco Ciani si può apprezzare l’eleganza di questa passeggiata, realizzata durante la Belle époque, un periodo in cui grazie allo sviluppo della ferrovia la città diventa meta turistica apprezzata.
Giusto nei pressi dell’ingresso del Parco Ciani si trova il palazzo dei Congressi con la nuova Piazza Castello realizzata nel 2007 dallo studio di Architettura Giraudi Wettstein, in collaborazione con Paolo Bürgi. Il vasto parco in cui ora ci si addentra è Parco Ciani, con flora estiva e primaverile, alberi ad alto fusto, in parte anche molto rari: al suo interno costudisce diversi edifici di pregio. Una darsena che si ispira ai cottage inglesi; la Villa Ciani, originalmente costruita nel 1622 e in seguito ricostruita a metà dell’800 e ristrutturata nel 1998, oggi sede del Museo Civico delle Belle Arti: si compone di un corpo cubico neoclassico con Belvedere, al suo interno presenta uno scalone d’onore e sale affrescate, mentre di fronte, sulla riva del lago, dialoga con una darsena in tufo.
Addentrandosi nel Parco si giunge ad un importante edificio del primo moderno ticinese: si tratta della Biblioteca Cantonale progettata da Carlo e Rino Tami nel 1941. Composta da due elementi, uno di quattro piani che ospita il deposito dei libri e l’altro, perpendicolare formando una L, dove trovano spazio una sala lettura e gli uffici. L’edificio è stato poi risanato e ampliato nel 2005 dagli architetti Bardelli, i quali hanno aggiunto un’ala che forma una terrazza d’ingresso alla biblioteca. Nei suoi dettagli si riconoscono le architetture di Otto Rudolf Salvisberg, che fu uno dei maestri svizzeri per quanto riguarda il primo moderno.
La passeggiata prosegue fino in fondo al parco, dove si giunge alla foce del fiume Cassarate: tutta quest’area è stata oggetto di bonifica e rivitalizzazione nel 2014. Il progetto, curato dal’Officina del paesaggio di Sophie Ambroise, prevede la riqualifica di tutta l’area verde che risale il fiume fino al piano della Stampa.
Si risale dunque lungo il fiume e si incontrano alcuni edifici attuali, la sede di Philipp Plein, progettata dallo Studio Amman di Zurigo nel 2008 e poco oltre l’edificio Caimato di Mario Botta del 1993, con la sua caratteristica facciata in mattone rosso e un elemento cilindrico sull’angolo. Proseguendo si raggiunge quindi il campus dell’USI (Università della Svizzera Italiana), che è stato realizzato da diversi noti architetti contemporanei, sulla base di un masterplan progettato da studenti di architettura dell’Accademia di Mendrisio sotto la supervisione dell’architetto Peter Zumthor e poi affinato dal team di architetti Aurelio Galfetti e Jachen Könz.
Da qui si torna nel centro città, giungendo alla stazione centrale degli autobus, anch’essa realizzata da Mario Botta nel 2001. Un’architettura che presenta la sua anima altamente funzionale e strutturale. All’angolo ovest dell’impianto si affaccia un altro edificio di Mario Botta, realizzato però alcuni anni prima, l’edificio Ransilia del 1985, che domina quest’area centrale di Lugano, caratterizzata da un tessuto otto-novecentesco.
A pochi passi da esso si scorgono subito altri due edifici del moderno. Il primo è l’edificio Macconi, progettato dagli architetti Livio Vacchini e Alberto Tibiletti (1975) e recentemente ampliato da Stefano Tibiletti nel 2000, il quale si caratterizza per la sua colorazione verde, data dalla pietra grigionese di Andeer nella prima parte e dalla struttura a cellule prefabbricate in vetro nella seconda. Proprio di fronte a questo edificio si trova il palazzo di Giustizia, costruito solo negli anni ’60, seppur il concorso fu vinto già nel ’36. Il progettista fu ancora Bruno Bossi, con Augusto Guidini e Giuseppe Antonini.
La passeggiata prosegue risalendo fino a Viale Stefano Franscini, dove si trovano su un lato l’imponente ex-Banca del Gottardo, realizzata nel 1988 da Mario Botta, la quale nella sua volumetria ripropone le volumetrie delle ville ottocentesche che caratterizzavano quel quartiere. E proprio di fronte è invece collocata Villa Saroli, che si inserisce in un parco ricco di vegetazione floreale e che è la destinazione finale della visita guidata. Un edificio in stile gotico-rinascimentale con elementi decorativi Liberty e Arts&Crafts, caratterizzato in particolare da una vetrata rappresentante gli stemmi delle famiglie patrizie di Lugano, realizzata nel ’74 da Gastone Cambin. La Villa, inizialmente di proprietà della famiglia Enderlin, fu poi ceduta alla Città di Lugano negli anni ’60 ad uso per uffici e in spazi museali a partire dai primi anni ’90. Oggi è la sede di i2a istituto internazionale di architettura.
INFORMAZIONI:
Prenotazione obbligatoria, i gruppi a partire da 8 persone non sono ammessi, massimo 30 persone per tour. Possibilità di organizzare tour su richiesta. La gita sarà guidata prevalentemente in due lingue. La gita può venir cancellata in caso di cattivo tempo. Livello di difficoltà di passeggiata: facile.
Info Point Ente Turistico Luganese
Piazza Riforma
6900 Lugano
Tel +41 91 605 12 26
info@luganoturismo.ch
Tour organizzato in collaborazione con i2a Istituto Internazionale di Architettura.