Andrea Castrignano: designer, scrittore, star della tv

Andrea Castrignano: designer, scrittore, star della tv – Andrea Castrignano, con il suo programma “Cambio casa, cambio vita!” in onda su La 5, ci ha fatto innamorare dell’interior design. L’abbiamo intervistato nello splendido Atelier Durini 15, da lui progettato e presentato al Salone Internazionale del Mobile, per scoprire qualcosa di più sulla sua filosofia, secondo cui “il cambiamento della casa è anche un cambiamento – in positivo – nella vita di chi la abita”.
Che cos’è per lei il design?
È ricercatezza. E oggi si avvicina all’interior design un pubblico più vasto rispetto al passato.
E cosa significa avere una casa di design?
Possiamo inserire l’elemento di design quasi fosse un’opera d’arte nel contesto di un’abitazione già tagliata a misura. Un bel quadro, per esempio, è in grado di “completare” una casa. Una frase che ripeto spesso è: “Quadri, tende e tappeti fanno la casa, fanno il vestito della casa”. Sono infatti i dettagli a renderla più vissuta, a farla apparire accogliente.
Quanto ha influito studiare negli Stati Uniti sulla sua professione e sulla sua idea di interior design?
La formazione anglosassone fa parte di me. Il servizio che, in particolare, ho cercato di importare dagli USA in Italia è quello legato al concetto di “chiavi in mano”. Per me ogni cliente è sacro, quindi chiunque si rivolga alla mia struttura sarà seguito con un’attenzione quasi maniacale, dall’acquisto della casa fino alla sua consegna. I clienti che preferisco, comunque, sono quelli che cercano il mio aiuto per creare qualcosa di particolare e originale.
Quali sono le differenze tra il mercato USA e quello italiano?
Il nostro è sicuramente molto esigente, poiché l’Italia è il Paese dell’eccellenza. Negli Stati Uniti gli italiani in questo campo sono considerati quasi delle star, tutto ciò che ci riguarda è “amazing”, e di questo possiamo andare orgogliosi.
Quanto conta la disponibilità economica nel costruirsi una casa di design?
In Italia succede spesso che le persone non abbiano le idee molto chiare e creino un pot-pourri di stili e cose. Una grande confusione, insomma. Più volte mi sono trovato a dover mettere ordine in case di clienti che avevano fatto l’errore di credere che spendere tanto significasse automaticamente avere una bella abitazione.
Che cos’è il lusso per lei?
Trovo che il vero lusso, oggi, sia avere il tempo di godersi tutte le cose belle che ci circondano e che il mondo ci offre. Faticare tanto per potersi permettere di acquistare un bell’orologio o un bel vestito è inutile se poi non si trova nemmeno il tempo di realizzare quanto si è fortunati.
A proposito di frenesia, Milano per i prossimi mesi, grazie a Expo 2015, sarà al centro dell’attenzione di tutto il mondo.
Abbiamo bisogno di questo. Si tratta di una grande opportunità per dimostrare ancora una volta di essere bravi e capaci e dobbiamo giocare al meglio le nostre carte in modo da non smentirci. Incrociamo le dita e andiamo avanti.
L’Italia è da sempre un Paese che detta le linee del design. È ancora così? E da chi dobbiamo guardarci le spalle?
Quando vado a Roma mi soffermo a osservare il Colosseo e penso alla storia dei Romani e a quanta parte di mondo abbiano conquistato. Nessuno ha una cultura e un background paragonabili al nostro.
Qualche giorno fa, a una manifestazione di giovani designer, ho premiato un cinese: sono tantissimi, hanno una grande inventiva e qualcuno di loro certamente emergerà. Anche i francesi sono molto forti e sono migliori di noi in una cosa: sono capaci di valorizzare e presentare bene ciò che hanno, anche le cose più inutili o banali. Dobbiamo imparare da loro a vendere così bene, in modo da far risaltare i nostri incommensurabili patrimoni.
Com’è la casa ideale per Andrea Castrignano?
La casa è il teatro delle nostre anime. La qualità della vita di ciascuno ha origine dallo star bene in casa propria: creare un luogo in cui ci si sente a proprio agio corrisponde al raggiungimento di un grande obiettivo. Per gli italiani l’ambiente casalingo, con il suo carattere di convivialità è estremamente importante. Un aneddoto che cito sempre risale a quando mi trovavo ancora negli Stati Uniti, dove il culto del cibo appartiene a pochi: andai a cena da alcuni amici e rimasi stupito nel trovare sulla tavola una cesta bellissima contenente tanti menù delivery, tra cui era possibile scegliere per poi ordinare. Noi italiani ci distinguiamo con il nostro cibo. Ecco perché mi piace associare l’idea di casa a quella di una tavola imbandita con attorno familiari e amici: un ambiente in cui stare bene.
E oltre all’immagine di una sala da pranzo imbandita?
Uno dei motivi per cui amo “fare” le case è che cerco sempre di ricreare degli alberghi a cinque stelle in miniatura, con tutti i comfort possibili.
Un interior designer come lei come vive la propria casa?
Sto molto bene nella mia casa, viverla corrisponde per me al vivere la mia intimità. Lavoro per regalare ai miei clienti lo stesso sentimento che provo io nella mia casa: il relax assoluto del nido. Sentirsi bene a casa è fondamentale per iniziare al meglio le giornate e migliora davvero la qualità delle nostre vite.
Andrea Castrignano è su http://www.andreacastrignano.it/
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