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All Around Work, un HUB che diffonde il cambiamento

All Around Work, un HUB che diffonde il cambiamento – 

Nei giorni 28, 29, 30 maggio 2020 avrà luogo una tre giorni di eventi che si presenterà al pubblico sotto il cappello di All Around Work, una ghiotta occasione per essere testimoni del lavoro che verrà. All Around Work si prefigge lo scopo di disegnare il futuro del lavoro, un luogo di continuo interscambio progettuale in un’ottica collaborativa e di interconnessione costante.

Il progetto, alla sua prima edizione quest’anno, nasce dall’idea visionaria di Marco Predari, architetto, Presidente di Universal Selecta e di Assoufficio, e di Alfonso Femia, un architetto visionario che si occupa di progettazione, nell’accezione più trasversale, al di fuori confini canonici della professione.

All Around Work sarà organizzato da Events Factory, branch del Gruppo BolognaFiere, e sarà patrocinato da ADI (Associazione per il Design Industriale), IACC (Italian American Chamber of Commerce Chicago Midwest) e Associazione Around Richard: l’evento sarà animato dalle più influenti personalità del mondo del design, della progettazione e dell’architettura, e sarà totalmente gratuito per il visitatore. La formula ha una cadenza biennale, ma dato il successo già riscontrato ancor prima del suo debutto, la Bologna Congressi sta valutando di renderla annuale, per offrire una possibilità di rotazione anche a chi non potrà essere presente in occasione di questo primo appuntamento. Saranno presenti circa 50 espositori proveniente dall’Italia, dalla Germania, dalla Svizzera, dagli USA e dalla Spagna, rappresentativi delle categorie degli architetti, degli ingegneri, dei general contractor e dei sistemi d’arredo e device.

Abbiamo incontrato Predari e Femia proprio per parlare nel dettaglio di questa novità primaverile. Marco e Alfonso sono due grandi amici, che hanno insieme dato vita a 500×100, una piattaforma di comunicazione, nata nel 2015 da un’idea coraggiosa, quando, in occasione del salone del mobile, Marco coinvolse Alfonso nella realizzazione di uno stand atipico, scevro dal prodotto, ma comprendente due set televisivi per intervistare tutti quei politici, imprenditori e progettisti di passaggio su quell’area. Il format 500×100 si concentra sul tema del dialogo, come strumento di progetto, e si impernia sulla raccolta di opinioni sulla città, osservata da diverse angolazioni, dove il comune denominatore è il confronto sulla qualità della vita.

Proprio il concetto di qualità, riportato nel mondo del lavoro, ha germogliato negli anni a venire nella testa dei due fondatori, ed è sbocciata proprio in All Around Work, che Predari ci presenta come una manifestazione che raccoglie spunti progettuali legati al tema del lavoro e che li presenta al pubblico declinati nel gusto e nelle idee di architetti, ingegneri, general contractor e produttori di sistemi di arredo e tecnologia.

Non è una proposta commerciale – sostiene Predari -, ma culturale, finalizzata a offrire ai cittadini un’informazione reale e trasversale sulle tendenze che stanno modificando il modo di lavorare, nelle sue più disparate forme, come uffici, spazi aperti, coworking. Il progetto sarà supportato da convegni tematici suddivisi nell’arco delle 3 giornate: in collaborazione con la fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, tali convegni assumeranno anche la valenza di corsi di approfondimento, validi ai fini del rilascio di crediti formativi per gli iscritti alla Facoltà di Architettura. 

Femia presenta invece una visione più “filosofica” dell’evento: a suo modo di vedere, si tratta di un progetto che si confronta con l’elemento tempo, perché vuole far riflettere su come il tempo che viviamo cambia le modalità di interagire tra di noi. Mettere in relazione il lavoro con il tempo in modo dinamico – afferma Femia – è fondamentale per legare lo spazio al tempo. All Around Work vuole creare progetti capaci di seguire l’evoluzione dell’uomo: tutto deve portare a una conoscenza differente di percezione dello spazio e del tempo. Il tempo, infine, dev’essere elemento di confronto, perché è ciò che accomuna tutti: ci sono diversi tempi che ci mettono a confronto, ma difficilmente questo accade in relazione al progetto. Quale migliore occasione di parlarne in All Around Work? In questa tre giorni, conclude Femia, si proverà a mettere insieme tante esperienze diverse, affiancando professionisti di pari livello e capacità, che dovranno confrontarsi non sul piano personale, ma su quello progettuale. Si cercherà di avvicinare tutti quelle persone interessate al confronto e al dialogo, non all’apparenza.

Qualche finale dettaglio organizzativo ce lo fornisce ancora Predari, che ci racconta che All Around Work si propone al pubblico come una manifestazione di posizionamento dell’idea, un HUB capace di diffondere il cambiamento e che non prevede biglietto di ingresso, ma una semplice registrazione per l’accesso. Si è voluto dare un posizionamento neutro a tutti gli espositori: saranno tutti uguali, perché si privilegerà la qualità del progetto. Femia con la sua AF Design presenterà un futuristico progetto di design, il Cubo Magico 240, un’unità di 240 x 240 x 240 cm (formato chiuso) scomponibile e ricomponibile in meeting room + little table, in meeting room + two working tables, in meeting room + two working tables + hight table, e in meeting room + little table + two working tables + hight table. Innovativo anche il progetto INCLUSIVE WORLD@work dello Studio di progettazione architettonica Principioattivo Architecture Group, un’installazione che presenta il “design inclusivo” nel mondo del lavoro in ogni sua declinazione fisica (ufficio, spazi commerciali, spazi pubblici, hotel e trasporti): è un concetto per uffici flessibili con arredi intelligenti, postazioni smart che incoraggiano il movimento, l’interazione, la condivisione e lo scambio di idee.

In occasione di All Around Work, ci sarà la possibilità di parcheggiare a prezzi popolari (2€/giorno) e dalla fermata metropolitana di Romolo sarà disponibile una navetta che offrirà ogni mezzora un collegamento alla sede dell’evento. Per i più golosi, nell’area del parco integrato a Megawatt Court (circa 3.000 m2 di verde), ci sarà uno street food di prodotti emiliani e, ultima nota importante, l’evento sarà interamente pet friendly: i nostri animali domestici saranno sempre i benvenuti.


Gli eventi accreditati

Da giovedì 28 maggio a sabato 30 maggio, il pubblico registrato dell’evento potrà partecipare ad una decina di incontri, accreditati presso l’Ordine degli Architetti di Milano, che vedranno esperti del settore e opinion leader, presentare le migliori esperienze e prassi del settore. Molti saranno i temi proposti: nuovi layout e modelli di business, anche in risposta all’ibridazione dei luoghi di vita con gli spazi del lavoro, i Criteri Ambientali Minimi e le novità in materia di gare pubbliche, gli investimenti nel settore immobiliare e i nuovi servizi del proptech, i cambiamenti dei comportamenti e dei processi delle organizzazioni alla prova della rivoluzione digitale e dell’evoluzione delle biotecnologie, come stanno evolvendo le tecnologie e i servizi per la condivisione delle informazioni, quali i nuovi parametri fisici per definire e  ottimizzare il comfort indoor, lo scenario internazionale dei migliori spazi, e dei servizi integrati, per lavorare e creare.

Uno degli appuntamenti vedrà ospiti alcuni degli studi di progettazione più giovani che, in ambito italiano, hanno costruito recenti ed interessanti spazi per il lavoro. Non mancherà un incontro con alcuni dei nomi più noti della progettazione, del Real Estate e dei servizi, per ascoltare un punto di vista, tutto al femminile, sulle evoluzioni del settore.


Il comitato di indirizzo

Sono molti e qualificati i nomi che hanno lavorato ai temi che saranno rappresentati durante l’evento e i meeting che si succederanno nella sala interna allo spazio Megawatt Court: Marco Predari (architetto e presidente di Universal Selecta), Alfonso Femia (architetto e founder di Atelier(s) Alfonso Femia AF517), Luciano Galimberti (architetto e presidente di ADI), Paolo Caputo (architetto e founder dello studio Caputo Partnersip International), Andrea Maffei (architetto e founder Andrea Maffei Architects), Bruno De Rivo (architetto e founding partnet e-45), Corrado Caruso (architetto e socio Studio Caruso-Della Fontana D2U), Danilo Premoli (Blogger Officer Observer), Aldo Bottini (Ingegnere e founding partner BMS ingegneria), Giovanni Bonini (ingegnere e socio General Planning), Ezio Rendina (ingegnere acustico e founder Viva Consulting), Jacopo Acciaro (architetto e founder di Acciaro Lighting Design), Giovanni de Ponti (manager e senior advisor), Michelangiolo Bernabei (general contractor, Ceo XOffice), Massimo Arbuschi (facility manager, head of office Group Premises & Facility Management in Generali), Lorenzo Maresca (country manager Sedus), Luca Bigliardi e Daniela Dafarra (architetti e soci di Principioattivo Architecture Group), Elio Occhipinti (psicoterapeuta).