Al via la prima edizione di All Around Work-Designing the future

Al via la prima edizione di All Around Work-Designing the future – Ieri ha preso il via la prima edizione di All Around Work – Designing the future, la manifestazione milanese dedicata all’evoluzione degli ambienti e delle modalità di lavoro che fino all’8 ottobre sarà ospitata nell’innovativo spazio Megawatt Court (in via Giacomo Watt 15), nel distretto Around Richard. All’inaugurazione erano presenti Presenti al taglio del nastro Francesca Puglisi (Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali), Donato Loria (General Manager Bologna Congressi), Antonella Andriani (Vice Presidente ADI), Achille Colombo Clerici (Presidente di Assoedilizia), Luca Bigliardi (partner di Principioattivo Architecture Group), oltre agli ideatori del format, gli architetti Alfonso Femia e Marco Predari.
La manifestazione è organizzata da Events Factory, divisione del Gruppo BolognaFiere, con l’obiettivo di fare un punto sui cambiamenti in atto all’interno del mercato, partendo da quelle spinte evolutive presenti da tempo e oggi accelerate e rese quanto mai attuali dall’emergenza sanitaria. La manifestazione, infatti, si colloca perfettamente in un periodo storico in cui la necessità forzosa di convertire la modalità di lavoro in regime smart è diventata imprescindibile. I luoghi di lavoro non saranno più considerati come realtà singole ma come un ecosistema di diversi ambienti pensati e realizzati mettendo al centro il benessere del lavoratore e caratterizzati da flessibilità e funzionalità.
L’area espositiva è suddivisa in cinque aree tematiche (architettura, ingegneria, general contract, arredo per ufficio, tecnologie) e vi si accede attraversando l’installazione site specific INCLUSIVE WORLD @WORK, un progetto di PRINCIPIOATTIVO Architecture Group che ruota intorno al concetto di inclusività sociale e spaziale. Il percorso espositivo prende forma su due piani differenti: uno orizzontale, che trae ispirazione dalle tecniche di rappresentazione teatrale, e uno tridimensionale in cui gli ambienti finiscono per fluire tra di loro facendosi inclusivi e al tempo stesso occasione di riflessione su come stanno cambiando i luoghi e i modi di lavorare.