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Percorso di sapori in Abruzzo – I piatti da non perdere

Chi fa visita alla regione Abruzzo, per vacanza o per altri interessi personali, non può che assaporare quelle che vengono ritenute tre delle meraviglie enogastronomiche del sud, ovvero gli arrosticini, la ventricina ed il Montepulciano d’Abruzzo. Di seguito verranno fornite alcune informazioni utili per scoprire più da vicino queste specialità locali, così da apprezzarle di più in fase di degustazione.

Gli antichi arrosticini abruzzesi

Gli arrosticini abruzzesi sono una pietanza che arriva dal passato, essi infatti venivano realizzati con gli scarti della pecora, così da ottimizzare ogni ritaglio dell’animale e creare pasti di emergenza. Ad oggi la forma rimane similare a quella di un tempo, ovvero uno spiedino di circa 25 cm, formato da cubetti più o meno regolari di carne di pecora o di montone castrato. Realizzarli e cucinarli è veramente semplice, basta munirsi di carne di qualità, un coltello ben affilato (o un kit apposito per la realizzazione dei cubetti), degli spiedini di legno e una canalina per arrosticini, ovvero una brace dalla forma stretta e allungata che permette di girare cuocere la carne in maniera uniforme e di girare gli arrosticini (posizionati uno accanto all’altro) molto velocemente. Per quanto riguarda i condimenti, a seconda dei gusti, possono essere aggiunti sale, olio, pepe e altre spezie. L’importante però è non eccedere troppo con gli aromi, in modo da non coprire il sapore della carne già sufficientemente saporito. Chi fa visita alla regione Abruzzo avrà modo inoltre di imbattersi in versioni più moderne di questi spiedini, come quelle realizzate con il pollo o la ventricina, un altro piatto locale che merita di essere scoperto dettagliatamente.

Ventricina: un salume molto ricercato

Dalla forma ovale e dal colore rossastro, la ventricina rientra tra i salumi italiani più amati del sud Italia. Essa viene realizzata utilizzando carni di prima qualità, appartenenti a suini allevati nella zona d’origine della pietanza (provincia di Vasto), con pesi non inferiori ai 160 chilogrammi e con circa 10 mesi di vita. L’alimentazione di questi animali deve avvenire solo con frumento, avena e mais ed il processo di produzione deve seguire dei passaggi ben precisi, fino a creare un salume morbido, dal colore saturo (dato dal peperone rosso inserito al suo interno) e deve essere privo di additivi chimici.

Montepulciano d’Abruzzo: vino abruzzese DOCG

Il vino Montepulciano d’Abruzzo risale al periodo etrusco anche se le prime notizie ufficiali risalgono al 1700, quando i vitigni della Valle Peligna venivano coltivati per realizzare un vino autoctono, coltivato su alture collinari fino a 500 metri. Questo vino ha la particolarità di invecchiare nelle botti di castagno e rovere e si presenta di un color rosso rubino intenso, con un sapore corposo, quasi speziato. Alcuni amanti di questo prodotto apprezzano particolarmente le note fruttate e floreali, impreziosite da un sottofondo di liquirizia. Essendo un vino molto avvolgente, è perfetto per essere abbinato con la carne rossa, alla griglia o arrostita, come anche in abbinamento a formaggi saporiti e ben stagionati.